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 MISSION

L’Associazione di volontariato “Emmanuel” (iscrizione all'Albo Regionale del Volontariato n.6279 del 07/11/95) nasce nel 1993 con le seguenti finalità:

-      garantire il diritto alla vita e agli affetti familiari e amicali,

-      promuovere l’accoglienza, la solidarietà  e la condivisione nei confronti dei più deboli,

-      porre in essere attività di promozione sociale per il raggiungimento di una maggiore autonomia personale e per il reinserimento nella società,

-      realizzare iniziative culturali finalizzate alla valorizzazione della persona e alla difesa dei suoi diritti.

 TIPOLOGIA DI SERVIZIO

L’Associazione opera attraverso una comunità di accoglienza residenziale di tipo familiare, aperta 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, condotta stabilmente dalle socie fondatrici Alda Floreancig e Diletta Ravaioli, le quali risiedono nella casa sede della Comunità.

 UTENZA

Il servizio è rivolto in via prioritaria a minori che versano in situazione di disagio e/o di abbandono rispetto alla famiglia d’origine.

La struttura può accogliere fino a 6 minori di ambo i sessi, anche fratelli, di qualsiasi nazionalità di età compresa fra i 0 e i 13 anni. Resta salva la possibilità della permanenza di utenti già accolti, anche dopo che abbiano compiuta la predetta età, per necessità del progetto assistenziale, in base ad una valutazione svolta con i servizi territoriali di competenza.

La Comunità si riserva inoltre la facoltà di prolungare la permanenza di utenti già accolti anche dopo il compimento della maggiore età per necessità del progetto assistenziale.

 Nel predetto numero di minori l’Associazione è disponibile ad inserire fino a due casi in pronta accoglienza.

 E’ altresì prevista la possibilità di ospitare madri in difficoltà, con i propri figli, nonché di fornire un servizio di accoglienza diurna o estiva a minori, a supporto dei genitori in difficoltà.

L’accoglienza si protrae per tutto il tempo ritenuto necessario al superamento delle problematiche  che l’hanno  motivata.

 STRUTTURA

La struttura è situata in luogo ameno, sulle colline bertinoresi.

L’immobile (ex canonica) è adiacente alla chiesa di Dorgagnano e si sviluppa su due livelli.

Al piano terra trovano collocazione gli spazi giorno: cucina, soggiorno, studio (all'occorrenzacamera per ospite disabile) antibagno/lavanderia, servizio igienico accessibile, dispensa.

Il secondo piano ospita la zona notte con ampie camere da letto ed adeguati servizi igienici (di cui uno predisposto per disabili).

Gli spazi accoglienti e familiari e l’indipendenza dell’edificio caratterizzano la struttura come una “casa” ove i minori possano trovare spazi confortevoli e a loro misura.

La casa è dotata di ampio giardino e di un esteso uliveto, offrendo molte possibilità di vita all'aria aperta e di contatto informale con la natura e gli animali domestici.

 AMMISSIONE

L’ammissione è disposta:

-     su richiesta del servizio pubblico (A.USL, Comuni, …).

-     su richiesta dei Centri di Aiuto alla Vita o similari, per l’accoglienza delle madri,

-     su richiesta diretta del nucleo familiare esclusivamente per le accoglienze diurne.

 Per l’ammissione sono richiesti i seguenti documenti:

 

  • richiesta scritta di inserimento redatta dall’inviante,
  • relazione che delinei i bisogni e, almeno in bozza, le indicazioni degli obiettivi da raggiungere per costruire il progetto personale,
  • anamnesi familiare profilo psico-pedagogico
  • stato di salute
  • copia del decreto del T.M. o del Giudice Tutelare.

 

 All'inserimento vengono richiesti:

 

  • dati dell’ente affidante  (con indicazione del referente per le urgenze),
  • contratto/convenzione contenente i dati dell’ente contribuente, la misura della retta giornaliera, l’impegno al suo pagamento,
  • regolamentazione dei rapporti con la famiglia di origine
  • certificato di nascita, residenza, stato di famiglia
  • certificato d’identità e codice fiscale
  • tessera sanitaria
  • certificato delle vaccinazioni

 

 DIMISSIONE

La dimissione è disposta:

-       dal servizio inviante con provvedimento motivato,

-   su richiesta della madre ospite, per sé e per la propria prole, quando non sia necessario il nulla osta di terzi,

-    su richiesta del nucleo familiare esclusivamente nel caso delle accoglienze diurne.

 OBIETTIVI

L’Associazione si propone i seguenti obiettivi prioritari in ambito affettivo, cognitivo e sociale:

 Per i minori:

-       accogliere i minori per un tempo definito, anche insieme a fratelli o sorelle, in attesa di un eventuale reinserimento nell’ambito familiare di origine ovvero in ambiti familiari diversi ma stabili, come l’affido e l’adozione, secondo progetti concordati con i Servizi Territoriali competenti;

-       favorire, in ogni suo aspetto, uno sviluppo psico-fisico armonico,

-       offrire un ambiente familiare che, oltre alla soddisfazione dei bisogni primari,  assicuri al minore  il necessario supporto psico-affettivo per il superamento delle esperienze negative e dei traumi subiti,

-       assicurare stimolazioni ed esperienze capaci di favorire la scoperta o la riscoperta di affetti, fiducia e sicurezza,

-      favorire i processi di attaccamento al fine di dotare il minore degli strumenti indispensabili alla costruzione di rapporti stabili e significativi,

-       favorire la percezione positiva di sé attraverso il riconoscimento e la valorizzazione delle proprie emozioni, dei sentimenti, delle capacità e potenzialità, accrescendo l’autostima,

-       aiutare l’interiorizzazione delle norme e la socializzazione,

-       promuovere e sostenere il percorso scolastico nel rispetto delle attitudini e delle scelte personali,

-       educare alla fratellanza, alla solidarietà, alla giustizia e alla pace,

-       riconoscere e rispettare le esigenze culturali e religiose di ciascuno 

Per le madri:

-       dare accoglienza per un tempo definito in attesa di un eventuale reinserimento nell’ambito familiare di provenienza ovvero in ambiti diversi ma stabili e sicuri,

-       offrire opportunità di confronto, gestione e soluzione delle crisi familiari e della propria storia personale,

-       favorire una percezione positiva del sé attraverso la presa di coscienza e la valorizzazione delle proprie capacità, cercando percorsi che permettano sbocchi futuri soddisfacenti,

-      sostenere la madre nella genitorialità, sollecitando l’attenzione alle cure parentali e favorendo, ove necessario, l’attaccamento affettivo

-       favorire condizioni di integrazione o reintegrazione nella società,

-       permettere la sperimentazione di forme di autonomia che sostengano la persona nel proprio percorso di crescita umana e sociale.

 STILE DI VITA E SERVIZI FORNITI

L’Associazione ha scelto  il modello familiare come luogo privilegiato di recupero e crescita del minore.

Tale modello si realizza con la presenza continua delle due operatrici socie fondatrici, che abitano stabilmente nella casa, in un clima ove il minore è posto al centro, in un contesto caratterizzato da relazioni stabili e da un servizio personalizzato.

L’organizzazione della vita quotidiana è scandita dai ritmi usuali di ogni famiglia che ben concili le diverse esigenze di ognuno, la cura dei minori, gli impegni scolastici e del tempo libero, le attività esterne. Pertanto, senza essere rigidi, sono fissati gli orari per i pasti, per il riposo, per le attività individuali e per quelle di gruppo.

Il gioco viene considerato elemento essenziale per la crescita, quindi si favoriscono nella giornata opportunità di gioco sia individuale che organizzato e socializzante.

Si valorizza l’attività manuale e creativa, come momento di espressione non verbale.

Si favorisce il contatto con la natura e gli animali, la coltivazione dell’orto e  la manutenzione del giardino.

Un momento di particolare importanza è quello della cena, in cui tutta la comunità familiare si ritrova e vive un momento comune di condivisione della giornata.

Le vacanze, le gite durante l’anno, le giornate di festa sono vissute come momenti sereni in cui rinsaldare le relazioni e creare un clima di dialogo e di confidenza, ma anche come importante occasione di esperienze ed apprendimento.

L’accesso e la sosta nella struttura di parenti ed amici o di gruppi  organizzati, quali scout, gruppi di studio, ecc., sono di volta in volta autorizzati e disciplinati in modo da non costituire ostacolo per la vita della casa, ma piuttosto momento di integrazione e arricchimento anche per i minori ospitati.

 Servizi generali. I servizi forniti sono quelli propri che ogni famiglia, in condivisione,  garantisce ai propri componenti: servizi alberghieri, biancheria, igiene della persona, sorveglianza, trasporti con mezzi propri dell’Associazione e mezzi pubblici,, attività ricreative e di socializzazione, sostegno nelle attività scolastiche,  organizzazione ed assistenza nel tempo libero, compresi i periodi di vacanza.

 Istruzione. I minori sono inseriti in strutture pubbliche per la frequenza scolastica. Le  responsabili curano i contatti con la scuola per verificare il profitto.

Assistenza Sanitaria. L’assistenza sanitaria è assicurata tramite il Servizio Sanitario Nazionale,  la scelta di un medico di base ed eventuali visite specialistiche. Eventuali interventi chirurgici, non in emergenza, vengono concordati preventivamente con il Servizio Sociale inviante.

Per cure ortodontiche, protesi,occhiali, esami, cure specialistiche e supporto psicologico privato viene richiesta la partecipazione alle spese al Servizio inviante.

 Attività extrascolastiche. Ai  minori accolti si propone l’inserimento in gruppi formativi, ricreativi e sportivi presenti sul territorio per favorire l’integrazione sociale e la crescita individuale.

 OPERATORI

- L’equipe educativa principale  è costituita dalle responsabili della struttura, che risiedono stabilmente nella casa.

- All’equipe educativa principale si affianca personale con funzione educativa, presente al bisogno, a tempo pieno o  part-time:

- L’equipe educativa si avvale dell’opera di supervisori esterni con competenze pedagogiche o psicologiche o neuropsichiatriche.

 L’Associazione si avvale inoltre dell’opera delle seguenti figure:

-       soci,

-       volontari,

-       figure coadiuvanti,

-      personale in stage formativo e/o volontari del servizio civile,

-       mediatori culturali.

 Ruoli e funzioni

Equipe educativa principale

L’equipe educativa principale cura:

-  l’accoglienza e l’educazione degli utenti, l’organizzazione del servizio, la progettazione degli interventi,

− la conduzione pratica dell’ambiente di vita,

− i rapporti con i Servizi territoriali anche per quanto riguarda la elaborazione e la realizzazione dei progetti individualizzati, le verifiche e gli incontri protetti di minori con la famiglia di origine, la valutazione e la preparazione dell’eventuale dimissione o il passaggio ad  altre realtà,

− la completezza e la riservatezza di tutta la documentazione relativa agli ospiti ed al loro percorso,

− la rappresentanza dell’Associazione negli incontri con le altre associazioni del territorio,

− la predispone e l’invio delle relazioni richieste dai Servizi Sociali e dal Tribunale dei Minori,

− la gestione dello staff e dei volontari,

− la formazione del personale coadiuvante e dei volontari,

− la progettazione e realizzazione di eventuali iniziative culturali,

− la responsabilità generale della struttura.

 Le funzioni sopra elencate possono essere delegate dall’equipe educativa principale ad altri operatori.

 Educatore professionale

Coadiuva l’equipe educativa principale nelle attività di tipo educativo, ricreativo e formativo che si svolgono sia all’interno della struttura che all’esterno.

Svolge gli altri compiti eventualmente delegati dall’equipe educativa principale.

 Supervisore

Incontra regolarmente l’equipe educativa principale e il personale educativo per una consulenza ed un supporto psico-pedagogico.

 I soci

I soci prestano il loro servizio ciascuno secondo le proprie possibilità e competenze. Partecipano alle riunioni “istituzionali” per il rinnovo delle cariche, l’approvazione del bilancio, l’assunzioni delle decisioni inerenti l’organizzazione dell’Associazione e le eventuali problematiche da risolvere, offrono il proprio supporto all’equipe educativa per confronti e consigli, danno la propria disponibilità per un supporto alle attività ludico ricreative dei minori e alle altre attività programmate dall’Associazione.

 I volontari

I volontari prestano il loro servizio nel loro tempo disponibile a supporto delle attività della struttura, sia ludico ricreative decise dall’equipe educativa, che inerenti la vita pratica della casa.

 Le figure coadiuvanti:

Sono figure incaricate per la cura della casa ed i servizi generali.

 I mediatori culturali:

Sono attivati in caso di presenza di minori stranieri per collaborare con gli educatori al fine di facilitare la comunicazione con i minori ed il loro inserimento e per l’eventuale espletamento di pratiche relative alla loro permanenza sul territorio nazionale.

Tutto il personale operante nella struttura è adeguatamente assicurato ed ha presentato la dichiarazione del possesso delle qualità morali richieste (DGR 846/07)

 METODOLOGIA DI LAVORO

Quando perviene la richiesta di ammissione, l’equipe educativa valuta l’opportunità del nuovo inserimento, tenendo presenti sia le necessità del minore che la tipologia del gruppo già residente.

L’inserimento è quindi caratterizzato dall’accoglienza del minore, dall’osservazione dei comportamenti nelle aree cognitiva, emotiva, relazionale e di autonomia, dall’ascolto dei suoi bisogni. 

Si predispongono quindi le strategie educative ritenute più idonee per accompagnare il minore nel suo percorso di miglioramento e crescita e viene redatto il PEI.

La casa, intesa come spazio fisico interno ed esterno, ambiente comune di vita quotidiana, è punto di riferimento importante,, organizzata in modo accogliente e funzionale ma allo stesso tempo “personalizzabile”, per quanto possibile, da parte di ciascun minore che vi abita.

Il metodo seguito dagli operatori segue il pensiero rogersiano-cognitivista in cui l’accettazione positiva incondizionata del soggetto accolto si realizza attraverso l’esperienza concreta fatta nel mondo della natura.

Gli operatori, che entrano quotidianamente in rapporto dinamico tra di loro, sostenendo insieme gli aspetti emotivi e le varie difficoltà che possono emergere nel lavoro con i minori, trovano un supporto fondamentale in specifici momenti di confronto e verifica.

I rapporti con la famiglia di origine, gli eventuali rientri periodici in famiglia, i rapporti telefonici, gli incontri protetti, ecc. sono concordati con i servizi sociali e monitorati dall’equipe educativa, che valuterà periodicamente la situazione .

Il periodo e le modalità di permanenza, le dimissioni, il passaggio ad altre realtà sono valutate dall’equipe unitamente ai Servizi Sociali.

La struttura adempie agli obblighi informativi verso le istituzioni provvedendo alla trasmissione di relazioni e dei dati richiesti, sia ai Servizi invianti che alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minori di competenza, secondo le modalità e la tempistica prescritte.

 PROGETTO  EDUCATIVO   INDIVIDUALE (P.E.I.)

Il progetto individuale è il documento che indirizza l’azione educativa della comunità.

Viene elaborato in collaborazione con il servizio inviante e contiene:

 

  •  gli obiettivi riguardanti il percorso proposto per la persona accolta,
  •  le tappe,
  •  la metodologia degli interventi,
  •  I tempi e la metodologia della verifica,
  •  la regolamentazione dei rapporti con i familiari.

 

 Il PEI viene periodicamente verificato e opportunamente modificato in relazione ai cambiamenti osservati nel minore.

 CARTELLA  PERSONALE

Per ciascun utente è predisposta una cartella personale contenente i dati personali, amministrativi, sanitari, sociali, psicologici, il P.E.I. , le relazioni prodotte ai Servizi territoriali ed al Tribunale dei Minori.

Nella cartella verranno raccolte anche le pagelle, i disegni, le foto, e ciò che è stato prodotto dal bambino durante la sua permanenza nella comunità; questo per creare continuità nella sua “storia” anche quando la sua situazione dovesse cambiare.

 LA FORMAZIONE

La formazione è finalizzata a fornire, a coloro che a qualunque titolo operano nella Comunità, metodi e strategie educative attraverso i quali possano meglio relazionare con i minori e  comprenderne i bisogni.

I momenti di formazione per il personale educativo e per le figure di supporto sono programmati durante l’anno sotto forma di incontri con esperti, incontri su tematiche educative, partecipazione ad incontri e convegni pubblici promossi da pubbliche istituzioni o da altre associazioni che perseguono finalità simili.

La formazione avviene dunque in parte sul campo, in parte attraverso corsi formativi interni ed esterni.

All'interno della Comunità sono programmati incontri periodici di verifica (circa ogni 15 giorni) rispetto al percorso degli ospiti, a situazioni educative specifiche/particolari ed alle strategie adottate . Tali momenti di verifica, che vedono coinvolte le responsabili della Comunità, gli operatori e le figure di supporto, costituiscono di fatto occasioni di aggiornamento e formazione permanente.

Tutte le figure coinvolte hanno costante possibilità di confronto e verifica con le responsabili  della struttura, che svolgono un ruolo di supervisione interna e coordinamento generale delle attività.

La costituzione di una piccola mediateca interna mira a sostenere ed ampliare il livello delle conoscenze personali.

 PRIVACY

L’'ente gestore è dotato di un sistema informatizzato e cartaceo per la raccolta, la protezione e la gestione dei dati e delle cartelle personali secondo le normative vigenti.
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